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Start per il 2019 si presenta con CARATTERE! In tutte le sue declinazioni.
Hackathon e sfide di ingegno, design, innovazione, cortili e spazi medievali a fare da cornice, Arte Artigianato Antiquariato come parole chiave, cultura e creatività che incontrano, a Saluzzo – uno dei dieci borghi più belli d’Italia – tradizione e saper fare del territorio. A guidare il tutto, la ricerca di bellezza e il filo della memoria che, proprio a Saluzzo, conduce alle origini di uno dei caratteri tipografici più diffusi al mondo, ideato da Giambattista Bodoni, nato nell’antica Capitale del Marchesato nel 1740.
I TEMI
CARATTERE
Il tema di Start 2019 è il Carattere*, inteso come capacità ambivalente di coniugare l’unicità della propria tradizione artistica e artigiana e interpretare e generare nuove opportunità, nuove evoluzioni e nuove prospettive. Unicità, dunque, in continua evoluzione. Il tema Carattere* sarà sviluppato a partire dalla destrutturazione del concetto stesso in 3 fasi temporali: Origine, Presente, Evoluzione.
Il fil rouge tra il tema e il visual di questa terza edizione viene nuovamente identificato nel simbolo dell’asterisco, ri-elaborato in forma e veste grafica e volto a rappresentare il concetto di Carattere* in quanto reinterpretazione innovativa a partire dalle radici della propria tradizione.
UNICITA‘
Unicità è il secondo tema fondamentale.
Start è una manifestazione unica che è in grado di mettere sotto i riflettori l’unicità della tradizione artistica e artigiana di Saluzzo cresciuta attraverso l’utilizzo delle risorse locali e che ha saputo interpretare e generare nuove opportunità, nuove evoluzioni, e nuove prospettive. “Unicità”, dunque, in continua e costante evoluzione.
I concetti di Origine, Presente ed Evoluzione saranno quindi sviluppati attraverso tre concetti legati al carattere tipografico e rappresentativi delle 3 declinazioni del progetto Start: Arte, Artigianato, Antiquariato.
IL LABIRINTO DEI SIMBOLI
Saluzzo Arte è la manifestazione che apre il Progetto Start e, nel segno dell’innovazione che contamina l’intero evento, propone opere d’arte figurativa, sculture e creatività di artisti italiani negli spazi della Castiglia. La manifestazione si rivolge a un pubblico variegato, offrendo uno spaccato di arte contemporanea nelle sue diverse espressioni. Questa nuova edizione – curata da Togaci Gaudiano e coordinata da Paolo Infossi – seguirà il filo rosso del Carattere.
Il simbolo del labirinto è un segno, un percorso che conduce inevitabilmente dall’esterno al suo centro e viceversa. Un simbolo dalle origini difficilmente collocabili nel tempo.
Il labirinto rappresenta anche un viaggio oltre il limite, la ricerca dell’infinito, verso una dimensione ancora da esplorare. Un percorso interiore, misterioso ed affascinante perché sottintende un chiaro riferimento al cammino di ritorno. Chi lo percorre può raggiungere il centro. Non c’è altra scelta, avanzare o tornare indietro. Il mito racconta che Teseo riuscì a tornare indietro soltanto grazie al filo di Arianna. Ma, il filo non rappresentava esclusivamente il semplice mezzo di conduzione, ma anche una linea di condotta: indicando un metodo, l’attenzione e la continuità.
Da questo punto di vista, il labirinto è la via interiore che bisogna trovare e percorrere fino alla fine. È il filo mentale che crea legami e traccia i confini del nostro spazio esistenziale. Un filo che esprime dunque la volontà razionale: solo adottando e rimanendo fedele ad un metodo si può arrivare al centro e tornare indietro, trasformati ed iniziati ad una vita diversa.
Il dedalo e il labirinto sono dentro di noi e possono trovare una corrispondenza anche nei sogni, dove si incrociano elementi prevedibili e imprevedibili. Essi rappresentano la complessità del mondo, il bene e il male, la vita e la morte, la perdizione e la redenzione; ma sottintendono anche la solitudine, angosce e paure, misteri occulti e segreti gelosamente custoditi.
Il tema del labirinto è stato ripreso più volte nel mondo dell’arte, dalla letteratura alle arti grafiche, come dai molteplici esempi nel cinema, sfruttando di volta in volta le più svariate metafore evocate dall’immagine del labirinto. Un percorso simbolico, che nasce da una suggestiva allusione agli spazi espositivi della Castiglia dove, attraverso le varie sale, il percorso termina ricongiungendosi al suo inizio. Proprio l’arte si mostra, infatti, come un luogo privilegiato in cui convergono anche tutte le nuove tendenze per rinnovare la discussione con gli ideali canoni dell’arte, contribuendo nello stesso tempo a ridefinire la figura dell’artista.
Paolo Infossi – Rosy Togaci Gaudiano
Il tema Carattere*, declinato sul concetto di Matrice, è qui inteso come ciò che costituisce l’origine, l’artefatto primo, la causa fondamentale, l’elemento ispiratore di un fatto o di un avvenimento.
L’Istituto Garuzzo partecipa all’edizione 2019 di Start con la mostra intitolata Ritmo Bodoni.
Non è Garamond, è diverso da Times New Roman. Cosa rende unico il typeface Bodoni? L’elemento caratterizzante di uno stile è la relazione che si instaura tra i singoli elementi. L’armonica polifonia tra i dettagli riveste la forma di una identità precisa, individuabile. La condizione esclusiva di Bodoni risiede nella successione modulata delle linee spesse e di quelle sottili, primo esempio nella storia della scrittura meccanica. È il Ritmo Bodoni.
I curatori Claudia Borrelli e Mario Francesco Simeone hanno invitato dieci artisti emergenti, provenienti da esperienze e aree geografiche diverse, a esporre negli spazi della Castiglia di Saluzzo. L’eterogeneità delle loro ricerche, l’alternanza dei linguaggi, andranno a costituire il ritmo dell’esposizione.
Artisti in mostra: Emanuela Ascari, Afterall, Claudio Beorchia, Fabrizio Cotognini, Giulio Delvè, Pamela Diamante, Flaviano Esposito, Valerio Rocco Orlando, Antonella Raio, Calixto Ramirez.
start/artigianato _ un percorso tra l’artigianato e l’innovazione nei luoghi storici della città
La suggestiva Casa Cavassa ritorna per il secondo anno a ospitare oltre 25 creazioni di artigiani selezionati, del territorio e non. Saluzzo, per raccontare il proprio “saper fare”, ha invitato gli artigiani, in particolar modo quelli legati al legno, a portare in luoghi storici, di grande fascino, una propria creazione da mettere in mostra, confrontandosi con quello che è il tema della manifestazione, il carattere. Tra le antiche mura e gli oggetti dell’artigianato d’un tempo, ecco fiorire il lavoro di oggi, quello che si confronta con sfide importanti ma che proprio nelle radici trova il proprio “carattere”.
La Mostra occuperà le sale dei diversi piani di Casa Cavassa che diverrà per 10 giorni Casa dell’Artigianato dove artigiani e ditte potranno esporre in spazi a loro dedicati e di metrature che saranno condivise con la Direzione Artistica o in Sale dei piani superiori, abbinando ad arredi antichi i propri oggetti.
Anche il Foyer del Cinema Teatro Magda Olivero sarà luogo di arte e artigianato con un progetto ad hoc rivolto alla Città e alla creazione di un luogo partecipato.
Artigianato sarà poi anche LABIRINTO (opera di grandi dimensioni montata in Piazza Cavour) e Maratona teatrale.
Un percorso tra l’artigianato e l’innovazione nei luoghi storici della città.
La suggestiva Casa Cavassa, insieme agli spazi della Croce Nera e dell’Antico Palazzo comunale diventano i luoghi dove esporre oltre 20 creazioni di artigiani selezionati. Saluzzo, per raccontare il proprio “saper fare”, ha invitato gli artigiani del territorio, in particolar modo quelli legati al legno, a portare in luoghi storici, di grande fascino, una propria idea da mettere in mostra. Ecco che il filo che divide artigiano e artista si fa lieve e offre occasione per venire a contatto con la manualità che qui trova eccellenze da scoprire. Una storia legata all’artigianato che risale a fine ‘800, quando il Marchese Emanuele Tapparelli d’Azeglio si propone di acquistare l’antica Casa Cavassa per riportarla agli antichi fasti. A Saluzzo lavorano molti artigiani e un cantiere avrebbe segnato la Città. Per allestire le bellissime sale, lo stesso Marchese si rivolge a diversi antiquari, al fine di recuperare porte e opere d’arte antiche, ma al contempo commissiona ad abili artigiani la realizzazione di mobili secondo lo stile rinascimentale, talvolta utilizzando parti di mobili antichi. Lo fa perché ritiene che la Casa Museo possa essere luogo dove presentare l’eccellenza artigiana saluzzese. Oggi, a oltre 100 anni da quel lavoro, la Città di Saluzzo ritorna a fare della bellissima Casa Cavassa, degli spazi della Croce Nera e dell’Antico Palazzo Comunale, il luogo dove esporre oltre 20 creazioni di artigiani selezionati.
Arte educazione all’arte e laboratori per le famiglie.
Nell’obiettivo di avvicinare i bambini ai linguaggi espressivi dell’arte contemporanea, il progetto start/storia arte Saluzzo comprenderà un variegato programma di appuntamenti per le scuole e le famiglie che coinvolgeranno: Castiglia e Casa Cavassa. Alle scuole verranno proposti laboratori della durata di 2 ore, dal titolo “START/ARTE – GIOCO gestiti dal personale dei Servizi educativi della ditta CoopCulture, che per vari anni ha coordinato l’iniziativa “Giornata dell’Arte”, promossa dalla Direzione didattica, e che tutt’ora gestisce le attività didattiche presso i musei e i beni culturali di Saluzzo. L’iniziativa riprende gli obiettivi educativi della “Giornata dell’arte”, ma sviluppa i contenuti in diversi appuntamenti anziché concentrarli in un’unica giornata.
Partendo dall’analisi dei messaggi insiti nelle opere d’arte e dei materiali utilizzati dagli artisti, gli studenti delle scuole potranno conoscere meglio i linguaggi dell’arte contemporanea, nelle loro diverse declinazioni e prospettive, realizzando inoltre un’installazione collettiva e multisensoriale, che verrà esposta nelle varie sedi espositive (Casa Cavassa e Castiglia).
Parte dei laboratori sarà progettata in collaborazione con il Centro Diurno locale “Le Nuvole”, che da anni collabora con il personale dei Servizi Educativi.
PAESAGGI E STORIE TRA ‘800 E ‘900
In linea con il concetto della Memoria, Coopculture propone un percorso tematico partendo dalla Castiglia e proseguendo nel centro abitato, per vedere e paragonare Saluzzo com’era tra l’Ottocento e gli inizi del Novecento e com’è diventata oggi. La visita inizierà dalla Castiglia dove, per approfondire il tema della Memoria, aprirà eccezionalmente le porte dell’archivio storico, per scoprire immagini e documenti che condurranno i visitatori in un viaggio nel passato. La selezione di immagini d’epoca e una serie di curiosità sulla vita quotidiana contribuiranno a far riflettere sulle trasformazioni della Città di Saluzzo e sulla mutevolezza delle nostre abitudini.
GLI SPAZI DEL FUTURO
Spazio espositivo Amleto Bertoni
L’allestimento dello Spazio Amleto Bertoni è concepito come risultato di un programma di ricerca, scambio e collaborazione tra le realtà presenti sul territorio saluzzese. Sostenuto dalla Fondazione Amleto Bertoni e dalla Città di Saluzzo all’interno del progetto europeo #com.viso, curato da FWstudio, co-partecipato da realtà educative del saluzzese, il “museo” vuole narrare la storia di Amleto Bertoni e con lui un tratto di ‘900 saluzzese.
Lo Spazio Amleto Bertoni è progettato per essere sia un luogo di conservazione e mostra delle arti artigiane e dell’antiquariato, sia un punto di riferimento e promozione dinamico per i soggetti partecipanti e per la comunità saluzzese.
UN’OPERA D’ARTE TARGATA SALUZZO?
A partire da un’idea piccola 8 cm x 8 cm, il curioso CUBO DI SALUZZO, Start, in collaborazione con i suoi ideatori (gli Architetti Federica Maffioli e Andrea Ruggeri), porta in piazza l’Arte. Gli artigiani, in alcune giornate di lavoro collettivo, produrranno 48 moduli in legno. Uniti in un grande evento di strada, che vedrà protagonisti tutti coloro che hanno “costruito” Start, si andrà a comporre una Saluzzo formato 8 m x 6 m. Per produrlo materiali che rimandano al territorio: legno e reti antigrandine da frutta.