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HomeArtistiDAVIDE BOOSTA DILEO
DAVIDE BOOSTA DILEO

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TORINO 1974

DAVIDE 
BOOSTA DILEO

VIVE E LAVORA A TORINO

“Il pensiero che gli oggetti mantengano traccia delle vite di chi li ha posseduti attraversa le epoche con un filo rosso sottile ma robusto. E, nel tempo, la vita delle persone scorre attraverso lo stesso letto di domande e stati d’animo. Due sedie, l’eco di Diotima e Socrate, l’universo di domande che solo l’amore, quando è messo in relazione con il prossimo, può creare”.
Due sedie, in dialogo tra loro nell’installazione sonora di Davide Dileo, prendono vita – e voce – grazie al Simposio di Platone, tratto dalla pellicola di Marco Ferreri del 1988. Veri elementi di arredo dell’abitazione dell’artista, le sedie hanno vissuto nel tempo e in prima persona l’alternarsi di storie ed amori, momenti di felicità e litigi. Ora, nelle vesti di Diotima e Socrate, si trovano a interrogarsi sul vero senso dell’Amore, che come rivela a un certo punto la sacerdotessa “non è bello […] e non è neanche buono. Eros fu concepito da Penìa, Dea della Povertà, che approfittò di Póros, il Dio dell’Ingegno, ubriacatosi alla festa della nascita di Afrodite. Amore, in quanto figlio di Penia, resterà povero in eterno e non è certo né delicato né bello come comunemente si crede. No, Amore è scarno, aspro, scalzo. Amore non ha casa alcuna, dorme per terra davanti alle porte, al bordo delle strade, ma, dato che Ingegno è il padre di Amore, è anche pieno di coraggio, sempre allerta ed è un meraviglioso cacciatore. E c’è di più, è sempre bramoso di pensieri. Amore è sempre filosofo, maliardo o sofista. Nello stesso giorno può essere esuberante di vita e poi morire. Amore può conquistare ogni cosa. Può consumare tutto, ma invano, perché tutto ciò che conquista gli può sfuggire sempre tra le dita e così Amore non possiede mai niente, egli è quindi un essere intermedio tra il divino e l’umano che, assieme alle qualità positive, assomma in sé anche quelle negative”.
Un Simposio, 2022

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l’ARTISTA

  • www.davidedileo.com

Il Quartiere

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