Tascabili, itineranti, irrinunciabili.
Dal 2012, gli sketchbook sono per Nico Miyakawa il modo di esplorare il mondo e di interpretarlo, tra macchie di acquerello e tratti di inchiostro. Le loro pagine custodiscono i luoghi che ha vissuto, attraversato, forse solo immaginato.
Di ognuno l’artista coglie l’essenza o la potenzialità, il valore dei piccoli dettagli che si notano ogni giorno da non notarsi più. O che avrebbero potuto notarsi se. Osservatore attivo, li riassume in disegno che ne è un immediato ricordo, eterna tutela. Lo sketchbook diventa così una nuova forma di protezione, scrinium loci che permette di ri-abitare quello spazio in mille altri.
Dal Giappone all’Italia, da Londra a ovunque, Nico ne porta sempre uno con sé, perché «bastano pochi centimetri di carta e una penna per sentirmi a casa». In occasione di “Ri-abitare” l’artista presenta i suoi sketchbook e le loro evoluzioni: su altre superfici i disegni trovano nuova dimora, pronti a vivere nuovi luoghi.