«Le cose o la loro assenza costituiscono non solo il paesaggio delle nostre passioni ed emozioni, il supporto della vita affettiva fatta di oggetti trasmessi, donati, rubati, ma sono esse stesse l’oggetto del nostro attaccamento, la solidità fatta di sfaccettature intorno alla quale leghiamo il nostro mondo.»
Franco La Cecla, 2013 Le stanze, le case, le città, raccontano chi le abita raccogliendone l’identità.
I legami tra lo spazio abitato e la topografia dell’anima rimangono impressi nei luoghi e sugli oggetti che abbiamo vissuto. Attraverso le cose il ricordo ha la possibilità di ricomporsi e lo spazio di evocare sensazioni appartenenti al passato.
Il progetto fotografico Nostalgia riflette su quel senso di vertigine che ci assale quando lasciamo un posto che abbiamo abitato. Attraverso proiezioni, trasparenze e sovrapposizioni l’opera ricrea un luogo tanto irreale quanto tangibile che l’autrice definisce “la stanza della sua nostalgia”, dove passato e presente si intrecciano fino a confondersi.