Attraverso le due opere in mostra, Crivu e Vestibolo, Rossella Poidomani riflette su nuovi luoghi da abitare, nuove concezioni spaziali e temporali attraverso la ricerca degli elementi ancestrali che compongo la vita dell’uomo.
Sprofondando fra visioni di un passato remoto, lo spazio e l’abitare si configurano nella rappresentazione mentale e visiva della caverna; essa è un luogo senza direzioni, dove non esiste né l’Est né l’Ovest e il tempo si dilata fino a scomparire.
Le considerazioni sulla caverna inoltre mettono in evidenza la problematica circa la relazione fra l’individuo e l’altro, risolta da elementi instabili che codificano lo spazio soggettivo della caverna e quello oggettivo della realtà.