Previous image
Next image
Allo stesso tempo, questo perpetuo coinvolgimento chiama in causa attivamente lo spettatore che viene invitato continuamente a partecipare a ciò che vede: installazioni, VR e schermi dialogano con pittura, fotografia e scultura aprendo una discussione illimitata tra vecchio e nuovo.
Se già Bourriaud alla fine degli anni Novanta, affermava che “ogni opera d’arte potrebbe essere definita come un oggetto relazionale […] con innumerevoli interlocutori e destinatari”, più che mai nel presente essa è diventata uno strumento di lettura e confronto diretto con ciò che accade nel mondo.
La complicità che si crea tra artista e pubblico è strettamente collegata al legame spontaneo che si genera tra opera e luogo.