Percorrendo Via San Giovanni si giunge all’ex Istituto d’Arte Amleto Bertoni, situato nel Palazzo Saluzzo di Monterosso, struttura quattro- cinquecentesca riplasmata nel Settecento. Come fucina di idee e saper fare vuole essere l’anima di “START 2023″, proponendosi come luogo di confronto, di scambio e spazio per animare laboratori e convegni per piccoli e grandi.
Dalla chiesa barocca di San Bernardo, che colpisce da lontano per la guglia rivestita di maioliche colorate, si può accedere al Giardino di Solaria Opere. Dal punto panoramico del Belvedere si prosegue in discesa per Via Griselda, già sede dell’Istituto Gianotti nonché dei laboratori della ditta Amleto Bertoni, per arrivare al Municipio. Nato come Collegio dei Gesuiti ospita al suo interno la Sacrestia di Sant’Ignazio, con l’installazione di “Harp”, opera vincitrice della 41esima edizione del Premio Matteo Olivero.
Scendendo nelle strette scalinate del suggestivo Vicolo del Palazzo di Città si giunge in Via Rifreddo per poi, in Piazzetta della Trinità, incontrare l’ex Monastero Santa Maria della Stella. Fu costruito nel tardo Cinquecento dalle monache di Rifreddo ed è oggi proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e centro polifunzionale.
Seguendo la sagoma del Monviso, vetta simbolo di questo territorio, si arriva in Piazza Montebello su cui prospetta l’ex Caserma Mario Musso, oggi denominato “Il Quartiere”. Come sede di scuole, associazioni, spazi dedicati ai giovani, la Biblioteca Civica, la Fondazione Amleto Bertoni e l’omonimo museo dedicato allo storico imprenditore nel settore dell’artigianato, intende essere il nuovo polo culturale per la città di Saluzzo.
Ritornando verso il centro, sulla destra si entra per uno scorcio da Porta Vacca, antico accesso alla cinta muraria trecentesca, in Via Palazzo di Città.